Il nuovo Registro pubblico delle opposizioni: come funziona e le novità introdotte

Nel corso degli ultimi anni è esploso il fenomeno (e il relativo problema) del cosiddetto telemarketing aggressivo, ovvero la costante ricezione da parte degli utenti di telefonate provenienti da call center per proporre nuove offerte e cambi di piano prevalentemente da operatori telefonici ed energetici. Un fenomeno che lede gli interessi dei consumatori e degli utenti, ma anche quelli delle aziende stesse.

Anche per questo è importante conoscere il nuovo Registro delle Opposizioni che, attraverso l’apposita piattaforma ufficiale, prevede la “regolamentazione del marketing telefonico e cartaceo” permettendo agli utenti di tutelarsi di fronte a questo fenomeno divenuto per molti aspetti insopportabile e incontrollabile.

La normativa di legge di riferimento è il D.P.R. n. 178/2010 – testo coordinato con il D.P.R. n. 149/2018 e sono due le date fondamentali intorno alle quali si articolano le principali novità del nuovo registro pubblico delle opposizioni: il 13 aprile 2022 e il 31 luglio 2022.

Cos’è il registro pubblico delle opposizioni

Il Registro Pubblico delle Opposizioni (RPO) è uno strumento pubblico e gratuito rivolto a tutti gli utenti che, iscrivendovisi, possono opporsi alla ricezione di telefonate e corrispondenze cartacee che abbiano finalità commerciali. Il registro pubblico delle opposizioni nasce nel 2011 ed è gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) tramite la Fondazione Ugo Bordoni. La prima versione del registro, quella risalente al 2011, prevedeva la possibilità di bloccare il marketing aggressivo solamente in relazione alle utenze fisse presenti negli elenchi telefonici e agli indirizzi di posta. Con il nuovo registro pubblico delle opposizioni tali possibilità vengono estese anche a tutti gli altri numeri, compresi quelli mobile.

Cosa cambia con il nuovo RPO

Come anticipato sono due le date principali che interessano la nascita e l’operatività del nuovo registro unico delle opposizioni. Il 13 aprile 2022 è la data in cui il nuovo sistema ha visto la nascita e che consente a tutti i cittadini di revocare, anche in maniera retroattiva, tutti i consensi concessi per il trattamento dei propri dati personali, evitando così di ricevere comunicazioni (telefoniche o postali) non gradite. Il 31 luglio 2022 è invece la data in cui sarà possibile bloccare anche i numeri di telefonia mobile. Quindi il nuovo registro consentirà di bloccare tutte le telefonate di telemarketing ricevute su numeri nazionali, fissi e mobile, anche ricevuti con modalità automatiche e per i numeri non iscritti negli elenchi telefonici nazionali.

Come funziona e come iscriversi al nuovo portale delle opposizioni

L’iscrizione al nuovo registro pubblico delle opposizioni può essere effettuata attraverso quattro differenti modalità: web, telefono, raccomandata o email. La prima modalità è quella che prevede la compilazione dell’apposito modulo sul sito ufficiale del registro, mentre la modalità telefonica consente l’iscrizione tramite il numero verde 800 265 265. È possibile iscriversi anche inviando una raccomandata all’indirizzo “Gestore del Registro pubblico delle opposizioni – Abbonati, ufficio Roma Nomentano, casella postale 7211, 00162 Roma” oppure tramite mail a iscrizione@registrodelleopposizioni.it.

Come precisato dal Garante della Privacy, l’iscrizione è “gratuita, ha durata indefinita e può essere revocata in qualsiasi momento”. Per effetto di essa vengono automaticamente cancellati tutti i consensi forniti in precedenza e, entro 15 giorni, la ricezione di nuove telefonate commerciali all’utenza iscritta nel registro è da considerarsi illegale. In questo senso l’altra novità fondamentale del nuovo registro è quella relativa alla semplificazione delle procedure di accertamento delle violazioni che dovrebbe consentire l’adeguamento anche di tutti quegli operatori che fino a questo momento hanno agito violando la normativa vigente.

È bene chiarire che l’iscrizione al registro delle opposizioni non impedisce per sempre la ricezione di comunicazioni di telemarketing, ma solamente quelle per le quali si è espresso il proprio consenso prima della data di iscrizione al servizio. Se successivamente, anche inavvertitamente contestualmente all’acquisto di un bene o di un servizio o dell’iscrizione a un programma che richiede questo tipo di autorizzazione, si presta il consenso all’utilizzo dei propri dati personali per finalità di marketing la ricezione delle telefonate è del tutto legittima.

Nel caso di telefonate o comunicazioni ricevute anche trascorsi i 15 giorni dall’iscrizione di quell’utenza al registro si configurerebbe una violazione del diritto di opposizione sancita dall’articolo 83 del GDPR. Gli utenti possono inviare una segnalazione o un reclamo al Garante della Privacy o sporgere denuncia all’Autorità giudiziaria.

Le aziende, anche quelle di servizi di telemarketing, devono entrare nell’ottica di valorizzare i consumatori iniziando a considerarli come dei veri e propri player del mercato, al pari di tutti gli altri. Gli utenti finali con i loro comportamenti consapevoli, infatti, possono determinare le dinamiche del mercato” spiega Massimiliano Albanese, naming partner di LexAmp e Presidente Unione Consumatori Italiani (UCI).

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