RECUPERO DEI NOMI A DOMINIO: COSA FARE QUANDO IL PROPRIO MARCHIO È GIÀ STATO UTILIZZATO

La creazione e lo sviluppo di un sito internet è sempre più imprescindibile, specialmente per gli imprenditori che tramite questo spazio digitale vogliono promuovere il proprio business per ottenere visibilità e sviluppare le strategie di marketing. La prima e tra le più importanti fasi di sviluppo di un sito web c’è la sua registrazione con la creazione del relativo nome di dominio.

In ambito commerciale questo nome può essere oggetto di contestazioni, similitudini e sottrazioni illecite proprio in virtù della sua importanza. Il nome di dominio, infatti, è, come spiegato da Google, è un “nome facile da ricordare associato a un indirizzo IP fisico su internet”. Questo dominio “corrisponde al nome univoco che compare dopo il simbolo @ negli indirizzi email e dopo www. negli indirizzi web”. L’utilizzo dei nomi di dominio, inoltre, “facilita la memorizzazione e la digitazione degli indirizzi web”.

In un contesto commerciale altamente competitivo come quello del web la tutela della proprietà industriale e intellettuale passa anche e soprattutto dalla scelta e la protezione dei nomi a dominio. Per questo, laddove il nome del brand, del marchio del prodotto o del servizio che si vuole lanciare non fosse disponibile è possibile percorrere la strada del recupero dei nomi a dominio.

Il marchio e il dominio di un sito web

Come anticipato poter contare su un sito web (con il relativo dominio) facilmente individuabile e riconducibile al brand dell’azienda è fondamentale all’interno di ogni strategia di marketing. Molte delle strategie promozionali (e non solo) passano per il sito web e il suo nome, motivo per cui le aziende ne scelgono uno che sia potenzialmente spendibile e in grado di assicurare il successo del prodotto o del servizio a esso associato.

Eppure al momento della registrazione di un dominio di un sito web può capitare che quel nome non sia più disponibile. Questo può avvenire o perché quel nome è stato già impiegato da altri, o perché esiste un nome simile e riconducibile al proprio e, quindi, poco utile in termini di marketing o, ancora, per quel fenomeno noto con il nome di cybersquatting. Si tratta di quella realtà, molto diffusa negli ultimi anni, per cui vi è un’attività illegale di registrazione e appropriazione di nomi a dominio corrispondenti o riconducibili a marchi commerciali noti o nomi di personaggi famosi con lo scopo di ottenere illecitamente visibilità o produrre un guadagno e, parallelamente, ledere gli interessi del legittimo proprietario che non può disporre di quel nome a dominio.

Come recuperare il proprio dominio

Il Codice della Proprietà Industriale (Decreto Legislativo 30 del 10 febbraio 2005) stabilisce che dal punto di vista giuridico il nome a dominio come segno distintivo e come tale non può essere oggetto di registrazione d’impresa nel caso in cui, alla data del deposito della domanda, è identico, simile o affine a un segno già noto e può quindi determinare un rischio di confusione per il pubblico. La tutela del nome a dominio di un sito si svolge quindi sia in maniera preventiva (tramite un’attività di risk management e di monitoraggio della rete) che di recupero.

Il recupero è però possibile solamente nel caso in cui si dimostrasse che la registrazione del sito è successiva a quella del marchio e che tale registrazione sia stata condotta in mala fede. Esistono diverse modalità per ottenere il recupero dei nomi a dominio, ciascuna che richiede costi, tempi e possibilità di successo differenti.

La prima, quella spesso condotta autonomamente senza l’assistenza legale necessaria (con tutti i rischi del caso) è quella della negoziazione per l’acquisto. In questo caso il proprietario del marchio contatta chi detiene il nome a dominio e negozia il prezzo migliore per ottenerlo. Si può inoltre procedere con l’invio di una lettera di diffida, l’avvio di un contenzioso legale, il ricorso a un arbitrato con il consenso di entrambe le parti o tentare la strada del recupero amministrativo. Laddove sussistano i requisiti, infatti, si può contestare la registrazione di quel nome a dominio e ottenerne la riallocazione.

La materia del recupero dei nomi a dominio è estremamente delicata soprattutto perché non è semplice dimostrare la volontà fraudolenta. È però necessario che imprenditori e imprese tutelino i propri interessi individuando la strategia legale migliore, sia in termini di possibilità di successo che di costi e tempi di risoluzione della pratica.

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